MAGISTRATI UOMINI SOLI

Pubblicato: ottobre 21, 2013 da KIRA FAVA in Mafia e Stato

Antonio Ingroia Book Presentation

Nel 2011 Cosa nostra e la ‘Ndrangheta volevano uccidere l’ex pm di Palermo Antonio Ingroia, che stava indagando sulla trattativa Stato-mafia,  con venti chili di esplosivo. Modalita` tristemente nota….
La notizia e` stata data da “Il Fatto Quotidiano“. A rivelare questo piano per uccidere il magistrato, sarebbe stato il collaboratore di giustizia di Reggio Calabria, Marco Marino. Quando era detenuto nel carcere  Pagliarelli di Palermo (2010-2011), venne avvicinato dai fratelli agrigentini Agrò, mafiosi siciliani condannati all’ergastolo per omicidio e punto di riferimento per i boss di Agrigento. Ecco cosa ha rivelato il pentito al sostituto procuratore della Dda di Reggio Giuseppe Lombardo : “Nel carcere di Palermo sono stato detenuto con tale Agrò di Agrigento il quale mi disse che aveva bisogno di esplosivo. Per cercare di tenerlo buono, gli dissi che ero in grado di procurargli quello che mi aveva chiesto. Ovviamente non ho fatto nulla di tutto ciò. L’esplosivo serviva per un attentato ai danni di un magistrato della Dda di Palermo. Voglio precisare che il magistrato che l’Agrò voleva uccidere era il dottore Ingroia. Queste circostanze, unitamente ad altre, le ho già riferite alla Dda di Palermo nel 2010-2011”.

Marino prese una decisione che ha salvato la vita ad Ingroia: informo` una guardia penitenziaria e subito partirono le indagini. Siccome il pericolo era reale e incombente, la Dda decise di trasferire i fratelli Agrò in altre carceri per troncare i loro contatti e non permettere che organizzassero l’attentato. Ingroia, oggi avvocato e leader di Azione civile, ha commentato a “Il Fatto Quotidiano“: “Fui informato dai colleghi che interrogarono Marino ma, trattandosi di un’indagine in cui io ero parte offesa, l’incartamento venne trasmesso alla Procura di Caltanissetta che non mi ha mai convocato o sentito. Dell’inchiesta non ho saputo più nulla. E questo mi ha sempre stupito”. “In quegli anni stavo coordinando l’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Al progetto eversivo delle stragi del ’92 e del ’93 erano interessati anche i calabresi. Come i siciliani, pure loro hanno tutto l’interesse affinché non si faccia luce sulla trattativa”.  “In quel periodo mi accaddero cose che oggi vedo ripetersi nei confronti di altri colleghi. Lettere anonime e strane irruzioni come quella in casa del collega Tartaglia dove pare non abbiano rubato niente di prezioso”.

Questo Stato non ha nessun interesse a proteggere i magistrati che indagano sulla Trattativa Stato-Mafia. Non ha interesse perche` non vuole che questi scoprino i suoi loschi intrallazzi con la mafia. Ma come puo` un magistrato essere salvato dalla rivelazione di un pentito?? Se fosse stato per lo Stato, INGROIA sarebbe morto da un pezzo. La triste verita` e` che oggi si sanno molte cose sulla Trattativa grazie ai mafiosi pentiti, ma poche da parte dello Stato. Uno Stato che non vuole parlare, non ha nessuna intenzione di rivelare quello che e` stato il disgustoso dialogo dei suoi uomini con la mafia. Lo Stato e` omertoso, vuole tenere nascosta la verita` sulla Trattativa che porto` al potere Mr B. Lo Stato capitanato da Napolitano, un uomo che ha fatto dell`omerta` e del silenzio una virtu`. Un uomo che adesso sara` costretto a dire quello che sa, e non potra` far bruciare i pm dopo aver parlato, come ha fatto bruciare le intercettazioni tra lui e Mancino, uno dei protagonisti delle indagini sulla Trattativa.  Del resto, cosa ci aspettiamo da uno Stato capitanato da un uomo che ha fatto di tutto per distruggere professionalmente INGROIA solo perche`ha avuto l`ardire di chiedere a Napolitano di dire la verita` sulle sue Telefonate con Mancino.

Magistrati uomini soli, che combattono la mafia, che rischiano la vita, mentre allo Stato danno solamente fastidio e non fa nulla per garantire loro la massima sicurezza. Se poi muoiono pazienza, non e` mica colpa dello Stato. Quando la mafia spara, lui e` girato dall`altra parte…

Magistrati uomini soli, a combattere contro la mafia, e contro uno Stato che ha trattato con la mafia e non vuole che si scopra la verita` su quella Trattativa e sui frutti di quella Trattativa che condizionano la nostra esistenza ancora oggi.

KIRA FAVA

commenti
  1. KIRA FAVA ha detto:

    L’ha ribloggato su KIRA FAVA.

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