416 ter: la Casta si protegge

Pubblicato: aprile 22, 2014 da KIRA FAVA in Politica

324-180-Giovanni_Falcone[1]Nel silenzio totale di tutti i media, si è posto fine alla creazione di Giovanni Falcone. L’intervento pesante sull’art.416 ter del Codice Penale poteva essere un’occasione per rendere efficace un articolo voluto da Falcone, ma si è preferito ammorbidire le pene e fare molti favori all’attuale casse politica.
Nella modifica del 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso non vi si trova nulla di buono.

Il M5S si è opposto, ma alla fine l’articolo è stato approvato con con 191 sì (FI in prima fila, naturalmente), 32 contrari e 18 astenuti.

Verrebbero puniti “chiunque accetta la promessa di procurare voti in cambio della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità”. Almeno questa è l’idea, perchè nei fatti le pene scendono da 7-12 anni a 4-10 anni di reclusione. E pensare che nel testo uscito dal Senato il 28 Gennaio scorso era prevista una pena con un minimo di 7 e massimo 12 anni (oltre al M5S, aveva votato in maniera favorevole anche il PD!). Poi ci fu l’incontro Renzi-Verdini e la salita al colle di MR B. Risultato? il PD si è rimangiato il voto e alla Camera, insieme a FI, ha diminuito le pene a minimo 4 anni e massimo 10 anni.
Oltre a ciò, è stato fatto sparire (rispetto al ddl originario) la punibilità per chi “dia disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell’associazione mafiosa”. Scomparsa anche la parola “qualunque” davanti ad “altra utilità”. Piccolo dettaglio? No, perchè queste lettere ampliavano la lotta alla compravendita di voti.
Facciamo due ipotesi: 1) un politico si mette in contatto con il mafioso in cambio di voti. Mettiamo che la promessa vada a buon fine. In questo caso il politico viene punito anche se in modo più blando rispetto all’odierno codice penale: la pena va dai 4 ai 10 anni (mentre al momento è dai 7 ai 12);
2) la promessa non va a buon fine, vuoi perché il mafioso non si fida o perché ha preferito un altro interlocutore. Bene in questo caso il contatto del politico con il mafioso non viene più punito (niente infatti di ciò che è stato promesso è stato consegnato, né denaro o appunto altra utilità)
Gioco di prestigio. Va da se che quel politico potrà avere infiniti rapporti con altri mafiosi e organizzazioni criminali facendola franca , se alla base del contatto non c’è una promessa di scambio mantenuta.

Ci sembra la solita porcata della Casta fatta su misura per auto-agevolarsi nel caso vengano beccati con le mani in pasta. Abbiamo dei criminali che decidono come punire la criminalità. Fantastico.

Come ha scritto Andrea Scanzi su FACEBOOK, la riforma del 416 ter è “Un regalo a Forza Italia, che essendo il partito fondato da Dell’Utri e pieno di Cosentino non può certo festeggiare se combatte davvero la mafia.”

Abbiamo un uomo criminale, socialmente da riabilitare, che tiene in pugno il Paese intero, con tanto di Presidente della Repubblica e Premier ai suoi piedi, a cui detta la linea per il futuro del Paese, la legge elettorale e per qualunque cosa lo possa riguardare e salvaguardare da processi e rogne giudiziarie.

Mr B.: un criminale ha venduto l’anima al diavolo, è stato consacrato dalla mafia suo portavoce, la CASTA politica lo ha accettato di buon grado pur di poter rimanere nei SACRI PALAZZI.

E se Giovanni Falcone fosse ancora vivo, cosa direbbe di tutto questo?

KIRA FAVA & Francesco Bertelli

commenti
  1. KIRA FAVA ha detto:

    L’ha ribloggato su KIRA FAVA.

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