IL PROCESSO SULLA TRATTATIVA RESTA A PALERMO

Pubblicato: aprile 18, 2014 da KIRA FAVA in Mafia e Stato

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La Sesta Sezione Penale della Cassazione, presieduta da Stefano Agrò, ha deciso che il processo sulla Trattativa Stato-mafia resta a Palermo. Finalmente è stata rigettata la richiesta di trasferire il procedimento a Caltanissetta. Chi ha fatto la richiesta, uomini della mafia? No, uomini dello Stato: gli ex ufficiali dell’Arma, Mario Mori, Antonio Subranni e Giuseppe De Donno. In maniera davvero infame e vergognosa questi UOMINI DELLO STATO volevano dimostrare che lo svolgimento del dibattimento nel capoluogo siciliano metterebbe a rischio l’incolumità pubblica. Questo a seguito di fatti come le minacce di Totò Riina, o l’incursione in casa del pm Roberto Tartaglia, uno dei magistrati che indagano sulla Trattativa.
“Ogni udienza – si legge nell’istanza – vede, in media, la partecipazione di circa un centinaio di persone che, in considerazione di tali minacce sono esposte al grave rischio di attentati e di azioni violente […]”. Quanta ipocrisia! L’unica cosa che interessa a queste persone è salvarsi dai processi, altro che l’incolumità dei cittadini!!
Oggi è lo Stato che non vuole farsi processare, che non vuole che venga alla luce la verità sulla Trattativa. Certo il Presidente della Repubblica non è di buon esempio, visti i suoi ripetuti tentativi per sottrarsi alla citazione in aula in questo porcesso. Come dimenticare poi la clamorosa distruzione delle intercettazioni Mancino-Napolitano? Il Presidente della Repubblica è il primo ad ostacolare la verità.
Noi cittadini onesti, a differenza dello Stato e del Presidente della Repubblica, vogliamo scoprire cosa si cela dietro il manto di omertà che ricopre la Trattativa Stato-mafia

KIRA FAVA

commenti
  1. KIRA FAVA ha detto:

    L’ha ribloggato su KIRA FAVA.

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